Malta Metropolis – The caravel Tower

PREMESSA

La relazione illustra il quadro generale del progetto di concorso per  la realizzazione del Metropolis Plaza, localizzato nella periferia sud del distretto di Gzira, in prossimità della marina of Ta’X-biex,  un’area centrale che necessità di importanti interventi di rigenerazione urbana.

Obiettivi progettuali proposti

Nell’elaborazione del progetto sono stati rispettati i requisiti funzionali e prestazionali indicati dal Committente, cercando di  migliorare ed implementare ulteriormente le performance secondo gli obiettivi progettuali proposti al fine di creare un’unità complessa ed articolata che rappresenti i termini dell’eccellenza sotto l’aspetto architettonico organizzativo, gestionale, prestazionale ed economico, seguendo le seguenti caratteristiche:

• • Una nuova piazza all’ interno del Quartiere
  • La rivitalizzazione del tessuto urbano storico che integra il progetto negli sviluppi estesi di Ta’Xbiex ay e Manuel Island
  • Un ampio parcheggio sotterraneo per soddisfare la grave mancanza di parcheggi in Gzira
  • Il podio che comprenderà un’area commerciale di grandi dimensioni che includerà la vendita al dettaglio e una varietà di servizi correlati
  • Un elemento di altezza elevata che deve ospitare un mix di appartamenti di varie dimensioni e sky ville di lusso e suite
  • Alto valore architettonico e rappresentativo
  • Alto valore estetico e comfort per lo spazio abitativo
  • Moduli strutturali ed impiantistici a griglia, a garanzia della migliore versatilità funzionale
  • Chiara individuazione dei singoli dipartimenti
  • Connessione fluente tra le aree, nel rispetto dei livelli di sicurezza separati
  • Rispetto degli standard internazionali per la progettazione di ogni parte dell’edificio: Area
  • Commerciale, Terziario, Residenziale, Ricreazione e servizi
  • Alta efficienza energetica e sostenibilità “ circolare”
  • Sostenibilità della fattibilità della operazione nel “tessuto” di Malta

Filosofia dell’ intervento: l’ edificio come un ”veliero”

L’ edificio trae ispirazione dalla storia di Malta, IL luogo, di accoglienza baricentrico. Un “porto” dinamico, multietnico, multiculturale crocevia e ponte di culture differenti radicato nella storia millenaria dei popoli che hanno “contaminato” in maniera positiva, il tessuto sociale, culturale ed urbano, tramutandosi in ”Genius loci”.

L’ ispirazione “il Veliero” una icona metaforica

I velieri, sono strutture in grado di errare per mesi, anni in assoluta autonomia energetica dove l’ organizzazione e la razionalizzazione degli spazi e delle energie sono enfatizzate; sintesi di efficienza, eleganza e sostenibilità.

I valori simbolici, qualitativi materiali ed immateriali legati all’immagine del nuovo Complesso si fondono per analogia nell’ “immagine metaforica” del Veliero, una moderna caravella, un clipper, un catamarano stealth,  che approda portando cultura e innovazione.. sempre teso a riprendere il mare per connettere ed intercettare nuovi modelli sociali ed innovativi, verso la nuova storia, il futuro.  L’ edificio, nasce dal suolo, leggero, schietto limpido e naturale, pronto a solcare il mondo ed intercettare i desideri del mercato immobiliare.

Lo schema adottato è il desiderio di  accorpare le  aree funzionali di differente specificità, autonome, e comuni, distinte funzionalmente, all’ interno di un involucro, VIVO, elegante, luminoso,, progettato per una utenza sofisticata alla ricerca del miglior stile di vita.

Un veliero che garantisca la massima efficienza, dal punto di vista distributivo, degli impianti, della sicurezza, con conseguenti vantaggi in ordine di gestione delle risorse umane, impiantistiche, edili ed economiche.

La struttura è infatti articolata secondo una griglia ortogonale tridimensionale basata su una scala metrica di massima efficienza ergonomica tecnologica e strutturale che disegna planimetricamente e nello spazio coperto e scoperto, artificiale e naturale la struttura polifunzionale.

Il Concept architettonico

Il complesso come rigeneratore urbano

Il complesso sarà percepito come un grande organismo, composto da involucri, leggeri ma solidi , cangianti  che proteggono all’ interno gli spazi vitali, cristallini, irrorati dalla luce del sole,  dove la natura,  la luce, le ombre, i colori, creano un unico ambiente vivace, stimolante, dove i concetti di efficienza si sposano con quelli di domesticità, organizzazione, cultura, tradizione e innovazione che potranno essere colti sin dalla fase percettiva della macro scala urbana, dalla visione dello skyline, sino all’interno anche attraverso i più piccoli dettagli, Imponendosi in forma silente come simbolo di sicurezza e solidità, un  vero marchio urbano.

L’integrazione rigenerativa dell’ intervento all’interno della città esistente è elaborata in termini di continuità con il tessuto insediativo, delle infrastrutture e dei relativi sistemi relazionali a scala urbana. La piazza, gli assi di penetrazioni, gli angoli aperti, gli assi prospettici che si infrangono sul tessuto esistente, identificano il luogo consentiranno una rilettura del tessuto urbano in chiave moderna, schietto ma sempre con chiari riferimenti alla “memoria”.

Qualità compositiva dell’insieme, una presenza sicura nello skyline

Il complesso risulta fortemente caratterizzato nell’ immagine volumetrica composta da 2 elementi principali: il podio, che si confronta a scala urbana per dimensione e genera al suo interno la piazza, e le due maestose vele che caratterizzano lo skyline dialogando con il territorio.

La possanza opaca si smaterializza da una parte con l’ alleggerimento del piano terra e dell’ ultimo e dall’ altra con la vibratilità della facciata che al variare delle ore del giorno muta  la percezione visiva, per la presenza di elementi ritmici e dinamici verticali e orizzontali, scandiscono le prospettive sempre diverse.

Il fronte dell’edificio accoglie il sedime pedonale urbano che avvolgendo l’ edificio, e penetra all’ interno, dagli accessi. L’ ingressi, si dichiarano come  forti tagli nel monolite scolpito e svelano il contenuto delle aree funzionali sviluppate attorno ad una Piazza viva, coperta, vitale, vibrante.

Le scelte cromatiche degli involucri pareti , contribuiscono a dare possanza ed allo stesso tempo leggerezza all’edificio, smaterializzandolo, sino a scomparire nel cielo, in sommità.

I materiali ed i colori utilizzati sono di base bianca, opalina, matt, legati al desiderio di cangianza per unificarsi alla immateriale “tavolozza cromatica” dell’ atmosfera. La cangianza degli involucri, identificano e rendono riconoscibile il nuovo complesso dallo sky line.

La mutevole vivacità dell’ edificio; L’ edificio, come una “icona”

Per noi è fondamentale il confronto misurato, con linea del profilo urbano. Abbiamo lavorato sul rapporto tra le linee orizzontali “corrugate” del tessuto urbano ed il contesto “atmosferico”, immateriale : il sottile rapporto tra segno riconoscibile, leggerezza, colore. Il segno da noi proposto sarà quindi un dialogo con le nuvole, con il sole, con il tramonto e l’ alba… parte dello stesso disegno, da sempre presente.

Un Land mark , cangiante, mutevole, vivo, immateriale.

Living Building Challenge: un futuro sostenibile

Coerentemente con quanto fin qui espresso, si è ritenuto di utilizzare il metodo di lavoro proposto dall’International Living Future Institute per tracciare la strada verso un edificio rigenerativo.

L’intenzione è quella di concepire un complesso capace di funzionare elegantemente ed efficientemente come un elemento naturale, un edificio conformato sulle specificità della sua regione bioclimatica, capace di generare l’energia di cui ha bisogno attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili, capace di catturare e trattare le risorse idriche e di operare efficientemente in condizione di equilibrio e qualità estetica.

Un complesso di edifici capace di condividere le risorse tra i diversi elementi del sistema, ospitare essenze autoctone e preziose, offrendo la possibilità di uno stile di vita non dipendente nuovo e sostenibile.

Si tratta, di concepire un edificio capace di rigenerare il tessuto urbano, introducendo elementi qualitativi e pratiche virtuose, producendo energia e riequilibrando l’ambiente.

La sfida è complessa e affascinante: creare i fondamenti per un futuro sostenibile nel tessuto delle nostre città e delle nostre comunità. Una sfida all’altezza della straordinaria occasione che il nuovo insediamento offre.